Ecobonus 110%: slittamento in attesa dei decreti attuativi

Il dl Rilancio prevede l’entrata in vigore dell’Ecobonus al 110% dal 1° luglio, ma in realtà deve essere ancora convertito in legge dal Parlamento (il termine ultimo è il 18 luglio).

A dilatare i tempi, è l’assenza dei provvedimenti attuativi delle Entrate, per cui i contribuenti al momento non possono utilizzare l’agevolazione fiscale. Non si escludono inoltre modifiche alla norma, che potrebbe essere estesa ad altre categorie di lavori nell’ambito della legge di conversione del decreto.

L’agevolazione, prevista dall’articolo 119 del decreto Rilancio, dovrebbe essere rimandata a settembre: l’obiettivo del governo sarebbe quello di intervenire una sola volta per rendere subito operative le linee guida relative l’applicazione dell’Ecobonus, senza ulteriori modifiche che generino confusione.

 

Ecobonus 110% verso lo slittamento

La norma prevede che le modalità attuative per  la detrazione o in alternativa per lo sconto in fattura o cessione del credito (articolo 121 del decreto), siano stabilite da provvedimenti attuativi delle Entrate che, sempre in base al testo del decreto, dovevano già essere stati pubblicati (erano previsti entro 30 giorni dall’entrata in vigore del decreto, avvenuta il 19 maggio).

Secondo anticipazioni di stampa, tali documenti di prassi non arriveranno però prima della conversione in legge del decreto, in modo da recepire le novità introdotte dal Parlamento (ci sono decine di emendamenti già presentati). La data ultima per questo passaggio è il 18 luglio.

La legge di conversione è in questo momento in discussione alla commissione Bilancio della Camera, e in materia di ecobonus al 110% sono state presentate decine di emendamenti: proposte per allungare il periodo in cui si può utilizzare l’agevolazione, estensione a nuovi lavori, semplificazioni.

 

Attenzione: questo non significa che viene rinviata la data dalla quale si potranno applicare le detrazioni al 110%.

A meno che non venga modificato il testo della legge su questo specifico punto (non ci sono proposte emendative anche in questo senso), l’Ecobonus resta applicabile alle spese sostenute dal primo luglio.

I provvedimenti attuativi sono però fondamentali per capire esattamente in che modo effettuare le procedure per il diritto all’agevolazione.

In pratica, quindi, fino a quando non ci saranno tali circolari delle Entrate non ci sono le condizioni per applicare l’agevolazione.

 

Cosa è l’Ecobonus 110% e su quali interventi è valido?

Si tratta di una detrazione al 110% che si applica a determinate tipologie di lavori edilizi (elencati nella norma, come ad esempio l’isolamento termico e della facciata e la climatizzazione edifici), dal primo luglio 2020 al 31 dicembre 2021.

In attesa delle modifiche parlamentari, l’Ecobonus al 110% vale per tre tipi di intervento:

  1. l’isolamento termico delle superfici opache verticali e orizzontali che interessano l’involucro dell’edificio con incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio stesso;
  2. gli interventi sulle parti comuni degli edifici per sostituire gli impianti di climatizzazione invernali con impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a condensazione, con efficienza almeno di classe A;
  3. gli interventi sugli edifici unifamiliari per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale, con lo stesso meccanismo e includendo gli impianti ibridi o geotermici.

La cifra spesa viene restituita attraverso cinque quote annuali di pari importo e il bonus vale, allo stato attuale, per le spese effettuate tra il primo luglio 2020 (data che sarebbe destinata, però, a slittare) e il 31 dicembre 2021.

 

Fonte: www.pmi.it

 


Cerchi un amministratore condominiale?

Contattaci